Il primo ministro inglese David Cameron continua a dimostrare di tenere in altissima considerazione i problemi del mercato immobiliare del Regno di Sua Maestà Elisabetta seconda e, dopo aver varato con successo il provvedimento noto come Funding for lending che grazie a enormi sgravi concessi agli Istituti di Credito che decidevano di accordare mutui per l’acquisto della prima casa ha permesso al mercato di riprendersi e chiudere il 2012 con un segno positivo e una crescita del 13% rispetto all’anno precedente, continua ad investire forze e fondi in questo senso.
George Osborne, cancelliere del governo presieduto da Cameron, ha comunicato che anche per il 2013 l’esecutivo ha messo a bilancio oltre 14 miliardi di euro (che nella valuta britannica corrispondono a 12 miliardi di sterline) al fine di costituire un fondo di garanzia sui mutui in grado di coprire l’erogazione di finanziamenti alle famiglie che vogliono acquistare un immobile. La cifra stanziata dovrebbe essere sufficiente per consentire alle Banche di concedere finanziamenti fino ad un importo complessivo di 130 miliardi di sterline.
Grazie al provvedimento varato da David Cameron lo scorso anno il mercato dei mutui del Regno Unito è tornato a crescere e agli aspiranti proprietari vengono oggi riservate le migliori condizioni che siano mai state applicate in Gran Bretagna. Non è certamente difficile riuscire, ad esempio, ad ottenere un mutuo a tasso fisso al 3%, senza dubbio la cifra più bassa mai ottenuta dai mutuatari inglesi.
Il segreto del successo del Funding for lending sta nel fatto che sia una situazione di doppia vittoria; più le Banche abbassano i tassi a cui concedono i finanziamenti di mutuo, più loro ne ottengono benefici per ottenere esse stesse liquidità dal mercato o dallo Stato.
Chissà se questo principio riuscirà ad essere esportato. In molti si augurano di sì.
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